Io amo il teatro

Io amo il teatro. Quante volte l'ho sentito dire, ma quante volte questo risponde a verità? Si può dire di amare il teatro perchè è piacevole trascorrere una serata fuori tra tanta bella gente più o meno intellettuale? Si può dire di amare il teatro perchè ci piace immergerci in storie non nostre, ma che ci fanno sognare? Si può dire di amare il teatro perchè così ci sentiamo di appartenere a quella schiera di persone che conta di più culturalmente? Si può dire di amare il teatro perchè ci permette il contatto diretto con il mondo degli attori, quel mondo fantastico per il quale proviamo sempre un po’ di invidia? Certo si può dire tutto questo, ognuno di questi motivi ha il suo diritto ad esistere. Io, però, quando dico che amo il teatro, intendo ben altra cosa. Io amo il teatro vissuto dall’interno, amo la sua fatica, i suoi problemi, le sue rinunce, le estenuanti difficoltà, le sue delusioni, i suoi trionfi, le sue attese, i suoi dubbi, i suoi eccessi, i suoi isterismi, le sue contraddizioni. Amo il teatro perché è tutto questo, così come lo è la vita. Non ho mai pensato, facendo del teatro, anche se nel mio piccolo, di fare qualcosa di divertente e di facile, da abbandonare alle prime difficoltà. Non potrei. Il teatro è una sfida continua, un mezzo per misurarsi, per mettersi alla mercè del giudizio degli altri, senza fughe o ipocrisie, un modo per esprimersi, farsi conoscere fin nelle pieghe più nascoste, per accettarsi anche negli infiniti limiti e farlo sorridendo. Come in un gioco. Un gioco molto serio, però, dove non c’è spazio per psicologi o pseudo tali. Ecco perché penso, anche se pensarlo per me è un suicidio, che il teatro nella scuola debba essere contemplato tra le discipline curriculari come momento essenziale della formazione di un individuo ed essere incentivato perchè ne cresca l’apprezzamento. Solo quando il teatro sarà parte di noi, del nostro essere sociale e culturale potremo dire con molta più consapevolezza e determinazione “io amo il teatro perché….”

La prof

Il sipario trasparente

Il sipario trasparente

La locandiera

La locandiera
Alle prese con Goldoni. E non è facile!

Arsenico e vecchi merletti

Arsenico e vecchi merletti
Far ridere non è poi così difficile

FAUST

FAUST
Piccoli, ma grandi

Natale 2009

Natale 2009
Angeli e soldati

In scena Faust

In scena Faust

mercoledì 31 dicembre 2008

martedì 21 ottobre 2008

Ed infine... anche arsenico!

Calmi ragazzi. Non mi sono dimenticata di voi. E' che ultimamente il mio computer e la connessione internet hanno fatto molti capricci, ed ancora non è finita. Ma siccome io sono una testa dura, lo sapete vero, non mi sono data per vinta. Ci ho messo un "pochino" di tempo in più, ma ce l'ho fatta. Ecco un anticipo della stesura di Arsenico. Questo primo videoclip è soltanto musicato, ma presto arriverà il parlato. Comunque è divertentissimo anche muto. Siete una forza, ragazzi! Vi voglio un mondo di bene.

La prof

venerdì 17 ottobre 2008

Eccola, la locandiera

Finalmente il videoclip.

lunedì 1 settembre 2008

Ragazzi all'arsenico

Il 23 giugno, di fronte ad una sala ben fornita, dieci ragazzi di età non superiore ai diciassette anni, si sono cimentati nella rappresentazione dell'opera di Kesserling "Arsenico e vecchi merletti". Il difficile di questo lavoro non è stato allestire una scena credibile o realizzare momenti quasi impossibili, come il trascinamento dei due corpi durante la notte, ma riuscire a far ridere, quella è stata la nostra grande scommessa. Ebbene, questi ragazzi ci sono riusciti benissimo. Il pubblico ha partecipato con fervore, ridendo, divertendosi e complimentandosi al termine. E' stata una grandissima soddisfazione per gli addetti ai lavori che rivolgono i loro ringraziamenti ed i loro complimenti a questi promettentissimi attori. A fine novembre le repliche.

Gli ultimi spettacoli

Qualche foto in attesa dei videoclips per testimoniare il nostro lavoro.

martedì 10 giugno 2008

Degni di nota

Il 5 giugno, la TAT ha debuttato con un classico di Goldoni: La Locandiera.

Il lavoro è stato preparato con cura e con grande impegno sia dello staff sia dei protagonisti della scena. In questo lavoro ci si è dedicati in modo particolare alla impostazione vocale ottenendo un risultato di ottimo livello. Scenografia e costumi degni di un teatro stabile. Sala piena,platea entusiasta.
Nei prossimi giorni inseriremo nel blog le immagini e qualche spezzone video dell'opera.

Intanto vi comunichiamo che il 23 giugno p.v., alle ore 20,30, saremo in scena al Teatro di Villa Fiorelli " Sala Raffaello", in Roma, con una riduzione teatrale dell'opera di Joseph Kesserling " Arsenico e vecchi merletti " della quale è ben nota la versione cinematografica interpretata da Gary Grant.

sabato 26 gennaio 2008

CI STIAMO ALLARGANDO

Ci diffondiamo nel web. Google ha inserito i nostri video nella sua raccolta ed in altri siti ho trovato le nostre clip. Questo vuol dire che cresce l'interesse nei nostri confronti e che dobbiamo lavorare ancora meglio di come abbiamo fatto finora.
L'appuntamento del 9 febbraio deve essere vissuto come un appuntamento importante, dove dobbiamo dare il meglio anche se potrebbe deludere le nostre aspettative. Questo conta poco di fronte al fatto che comunque è un'occasione nella quale possiamo dimostrare la nostra bravura oltre le mura di casa e rivivere le emozioni di qualche anno fa, quando ragazzini (voi) e giovanette (noi) andavamo in trasferta nelle nostre belle gite con spettacolo incluso. In onore di questa bella terra che ci ospiterà ho pensato di mandare questo video. Guardatelo, ma più che altro, ascoltatelo con attenzione. E' una bella lezione di teatro e... di altro.